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evangelii gaudium libro completo

Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica. In una civiltà paradossalmente ferita dall’anonimato e, al tempo stesso, ossessionata per i dettagli della vita degli altri, spudoratamente malata di curiosità morbosa, la Chiesa ha bisogno di uno sguardo di vicinanza per contemplare, commuoversi e fermarsi davanti all’altro tutte le volte che sia necessario. Nulla possa più della sua vita che ci spinge in avanti! 234. 80. Siamo lontani dalla cosiddetta “fine della storia”, giacché le condizioni di uno sviluppo sostenibile e pacifico non sono ancora adeguatamente impiantate e realizzate. sulla Chiesa Lumen gentium, 12. Essere Chiesa significa essere Popolo di Dio, in accordo con il grande progetto d’amore del Padre. Come esseri umani non siamo dei meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. [123] Giovanni Paolo II, Esort. [105] È «un modo legittimo di vivere la fede, un modo di sentirsi parte della Chiesa, e di essere missionari»;[106] porta con sé la grazia della missionarietà, dell’uscire da sé stessi e dell’essere pellegrini: «Il camminare insieme verso i santuari e il partecipare ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli o invitando altre persone, è in sé stesso un atto di evangelizzazione». 6760 0 obj <>/Filter/FlateDecode/ID[<999703F4CD1322429B41E695AC5FFB01>]/Index[6743 26]/Info 6742 0 R/Length 99/Prev 1031938/Root 6744 0 R/Size 6769/Type/XRef/W[1 3 1]>>stream In questo senso, possiamo tornare ad ascoltare le parole del beato Giovanni XXIII in quella memorabile giornata dell’11 ottobre 1962: «Non senza offesa per le Nostre orecchie, ci vengono riferite le voci di alcuni che, sebbene accesi di zelo per la religione, valutano però i fatti senza sufficiente obiettività né prudente giudizio. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Così neghiamo la nostra storia di Chiesa, che è gloriosa in quanto storia di sacrifici, di speranza, di lotta quotidiana, di vita consumata nel servizio, di costanza nel lavoro faticoso, perché ogni lavoro è “sudore della nostra fronte”. [113] Paolo VI, Esort. L’impegno dell’evangelizzazione arricchisce la mente ed il cuore, ci apre orizzonti spirituali, ci rende più sensibili per riconoscere l’azione dello Spirito, ci fa uscire dai nostri schemi spirituali limitati. [81] Meditazione durante la prima Congregazione generale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (8 ottobre 2012) : AAS 104 (2012), 897. 114. A partire da alcuni temi sociali, importanti in ordine al futuro dell’umanità, ho cercato ancora una volta di esplicitare l’ineludibile dimensione sociale dell’annuncio del Vangelo, per incoraggiare tutti i cristiani a manifestarla sempre nelle loro parole, atteggiamenti e azioni. [160], 194. L’evangelizzazione obbedisce al mandato missionario di Gesù: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28,19-20). [83] Cfr Conc. Questo porta molte persone a perdere la gioia dell’incontro con la Parola, ma questo vorrebbe dire dimenticare che nessuno è più paziente di Dio Padre, che nessuno comprende e sa aspettare come Lui. Al tempo stesso, molti di loro sono profondamente convinti che la loro vita, nella sua totalità, è di Dio e per Lui. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva. In questa Esortazione intendo solo soffermarmi brevemente, con uno sguardo pastorale, su alcuni aspetti della realtà che possono arrestare o indebolire le dinamiche del rinnovamento missionario della Chiesa, sia perché riguardano la vita e la dignità del popolo di Dio, sia perché incidono anche sui soggetti che in modo più diretto fanno parte delle istituzioni ecclesiali e svolgono compiti di evangelizzazione. Nemmeno possiamo ignorare che, negli ultimi decenni, si è prodotta una rottura nella trasmissione generazionale della fede cristiana nel popolo cattolico. L’amore per la gente è una forza spirituale che favorisce l’incontro in pienezza con Dio fino al punto che chi non ama il fratello «cammina nelle tenebre» (1 Gv 2,11), «rimane nella morte» (1 Gv 3,14) e «non ha conosciuto Dio» (1 Gv 4,8). 228. A Pentecoste, lo Spirito fa uscire gli Apostoli da se stessi e li trasforma in annunciatori delle grandezze di Dio, che ciascuno incomincia a comprendere nella propria lingua. È opportuno chiarire ciò che può essere un frutto del Regno e anche ciò che nuoce al progetto di Dio. ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 17: AAS 68 (1976), 17. ap. Propongo di soffermarci un poco su questo modo d’intendere la Chiesa, che trova il suo ultimo fondamento nella libera e gratuita iniziativa di Dio. Dato a Roma, presso San Pietro, alla chiusura dell’Anno della fede, il 24 novembre, Solennità di N. S. Gesù Cristo Re dell’Universo, dell’anno 2013, primo del mio Pontificato. Piuttosto, siamo chiamati ad incoraggiarla e a rafforzarla per approfondire il processo di inculturazione che è una realtà mai terminata. 61. postsinodale Ecclesia in America (22 gennaio 1999) 27: AAS 91 (1999), 762. Ma ha sempre la dinamica dell’esodo e del dono, dell’uscire da sé, del camminare e del seminare sempre di nuovo, sempre oltre. 107, art. Gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato. Benedetto XVI ha detto che «chiudere gli occhi di fronte al prossimo rende ciechi anche di fronte a Dio»,[209] e che l’amore è in fondo l’unica luce che «rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire». Confessare che Gesù ha dato il suo sangue per noi ci impedisce di conservare il minimo dubbio circa l’amore senza limiti che nobilita ogni essere umano. Il titolo Il titolo completo del testo scritto dal papa è: «Esortazione apostolica Evangelii gaudium del santo Padre Francesco ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici sull'annuncio del vangelo nel mondo attuale», pubblicata e consegnata il 24 novembre 2013 a conclusione dell'anno della fede. (29 gennaio 1988). Il linguaggio può essere molto semplice, ma la predica può essere poco chiara. Paolo VI invitò ad ampliare l’appello al rinnovamento, per esprimere con forza che non si rivolgeva solo ai singoli individui, ma alla Chiesa intera. La Chiesa, come madre sempre attenta, si impegna perché essi vivano una conversione che restituisca loro la gioia della fede e il desiderio di impegnarsi con il Vangelo. Questo non è un argomento soggetto a presunte riforme o a “modernizzazioni”. Chi oserebbe rinchiudere in un tempio e far tacere il messaggio di san Francesco di Assisi e della beata Teresa di Calcutta? Così che, se qualcuno vuole seguire una mozione dello Spirito e si avvicina cercando Dio, non si incontrerà con la freddezza di una porta chiusa. d�ܡ���E�k�0���#� �n3� Anche noi cristiani possiamo trarre profitto da tale ricchezza consolidata lungo i secoli, che può aiutarci a vivere meglio le nostre peculiari convinzioni. 44. Conferenza pronunciata durante l’Incontro dei Presidenti delle Commissioni Episcopali dell’America Latina per la dottrina della fede, celebrato a Guadalajara, México, 1996. [73] Giovanni Paolo II, Esort. postsinodale Ecclesia in Asia (6 novembre 1999), 19: AAS 92 (2000), 478. 139. La sola ragione è sufficiente per riconoscere il valore inviolabile di ogni vita umana, ma se la guardiamo anche a partire dalla fede, «ogni violazione della dignità personale dell’essere umano grida vendetta al cospetto di Dio e si configura come offesa al Creatore dell’uomo».[176]. 258. Nonostante ciò, confido nell’apertura e nelle buone disposizioni dei cristiani, e vi chiedo di cercare comunitariamente nuove strade per accogliere questa rinnovata proposta. Alcuni partecipano alla vita della Chiesa, danno vita a gruppi di servizio e a diverse iniziative missionarie nelle loro diocesi o in altri luoghi. È una Esortazione apostolica. Diceva già Paolo VI che i fedeli «si attendono molto da questa predicazione, e ne ricavano frutto purché essa sia semplice, chiara, diretta, adatta». [80] Essa, mediante la sua azione evangelizzatrice, collabora come strumento della grazia divina che opera incessantemente al di là di ogni possibile supervisione. Il messaggio correrà il rischio di perdere la sua freschezza e di non avere più “il profumo del Vangelo”. [169] Giovanni Paolo II, Lett. Non lasciamoci rubare il Vangelo! Ciò non accade soltanto perché l’inequità provoca la reazione violenta di quanti sono esclusi dal sistema, bensì perché il sistema sociale ed economico è ingiusto alla radice. 202. Per queste, se assolutizzate, Dio è incontrollabile, non manipolabile, persino pericoloso, in quanto chiama l’essere umano alla sua piena realizzazione e all’indipendenza da qualunque tipo di schiavitù. 24. Gesù ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Redemptoris missio (7 dicembre 1990), 34: AAS 83 (1991), 280. «Evangelii Nuntiandi» AL EPISCOPADO, AL CLERO Y A LOS FIELES DE TODA LA IGLESIA ACERCA DE LA EVANGELIZACIÓN EN EL MUNDO CONTEMPORÁNEO Venerables hermanos y amados hijos: salud y bendición apostólica Compromiso evangelizador 1. Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra. L’evangelizzazione implica anche un cammino di dialogo. Questa testimonianza mi fa tanto bene e mi sostiene nella mia personale aspirazione a superare l’egoismo per spendermi di più. 224. HORA SANTA POR LAS MISIONES. Dal momento che non è sufficiente la preoccupazione dell’evangelizzatore di giungere ad ogni persona, e il Vangelo si annuncia anche alle culture nel loro insieme, la teologia – non solo la teologia pastorale – in dialogo con altre scienze ed esperienze umane, riveste una notevole importanza per pensare come far giungere la proposta del Vangelo alla varietà dei contesti culturali e dei destinatari. Dio ci liberi da una Chiesa mondana sotto drappeggi spirituali o pastorali! 166. La proclamazione del Vangelo sarà una base per ristabilire la dignità della vita umana in questi contesti, perché Gesù vuole spargere nelle città vita in abbondanza (cfr Gv 10,10). Ricordiamo che «l’importanza evidente del contenuto dell’evangelizzazione non deve nasconderne l’importanza delle vie e dei mezzi». Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare. Vi è una tensione bipolare tra la pienezza e il limite. 110. Le letture della domenica risuoneranno in tutto il loro splendore nel cuore del popolo, se in primo luogo hanno risuonato così nel cuore del Pastore. ap. Per capire questa realtà c’è bisogno di avvicinarsi ad essa con lo sguardo del Buon Pastore, che non cerca di giudicare, ma di amare. [81] Il principio del primato della grazia dev’essere un faro che illumina costantemente le nostre riflessioni sull’evangelizzazione. Non sarebbe, questo stile, la più grande ed efficace presentazione della buona novella del Regno?». [45] Giovanni XXIII, Discorso nella solenne apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962): AAS 54 (1962), 786: «Est enim aliud ipsum depositum Fidei, seu veritates, quae veneranda doctrina nostra continentur, aliud modus, quo eaedem enuntiantur». 82. Le case e i quartieri si costruiscono più per isolare e proteggere che per collegare e integrare. Ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale. Consideriamo ora la predicazione all’interno della liturgia, che richiede una seria valutazione da parte dei Pastori. La Parola di Dio insegna che nel fratello si trova il permanente prolungamento dell’Incarnazione per ognuno di noi: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40). La riflessione della Chiesa su questi testi non dovrebbe oscurare o indebolire il loro significato esortativo, ma piuttosto aiutare a farli propri con coraggio e fervore. [16] Che cosa succederebbe se prendessimo realmente sul serio queste parole? Tutto questo si differenzia chiaramente da qualsiasi tipo di accompagnamento intimista, di autorealizzazione isolata. Prenderemo in considerazione tre temi:-la gioia del vangelo;-una Chiesa in uscita;-cristiani, Chiesa, poveri e pace. Egli promette ai discepoli: «Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia» (Gv 16,20). enc. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi! La nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore. Leggendo le Scritture risulta peraltro chiaro che la proposta del Vangelo non consiste solo in una relazione personale con Dio. Sia l’azione pastorale sia l’azione politica cercano di raccogliere in tale poliedro il meglio di ciascuno. Attraverso le varie devozioni mariane, legate generalmente ai santuari, condivide le vicende di ogni popolo che ha ricevuto il Vangelo, ed entra a far parte della sua identità storica. Certamente tutti noi siamo chiamati a crescere come evangelizzatori. La fede non ha paura della ragione; al contrario, la cerca e ha fiducia in essa, perché «la luce della ragione e quella della fede provengono ambedue da Dio»,[191] e non possono contraddirsi tra loro. Ora non ci serve una «semplice amministrazione». 261. Si tratterebbe, in definitiva, di una nuova forma di discriminazione e di autoritarismo. Molte volte è meglio rallentare il passo, mettere da parte l’ansietà per guardare negli occhi e ascoltare, o rinunciare alle urgenze per accompagnare chi è rimasto al bordo della strada. L’Apocalisse parla di «un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e a ogni nazione, tribù, lingua e popolo» (Ap 14,6). Affascinati da tale modello, vogliamo inserirci a fondo nella società, condividiamo la vita con tutti, ascoltiamo le loro preoccupazioni, collaboriamo materialmente e spiritualmente nelle loro necessità, ci rallegriamo con coloro che sono nella gioia, piangiamo con quelli che piangono e ci impegniamo nella costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri. Ricordo l’Esortazione apostolica Catechesi tradendae (1979), il Direttorio generale per la catechesi (1997) e altri documenti il cui contenuto attuale non è necessario ripetere qui. È un invito ad assumere la tensione tra pienezza e limite, assegnando priorità al tempo. Los libros del Antiguo Testamento habían preanunciado la alegría de la salvación, que se volvería desbordante en los tiempos mesiánicos. An Apostolic Exhortation is traditionally issued in the wake of a Roman Synod. La formazione dei laici e l’evangelizzazione delle categorie professionali e intellettuali rappresentano un’importante sfida pastorale. [62] Al tempo stesso, desidero richiamare l’attenzione su alcune tentazioni che specialmente oggi colpiscono gli operatori pastorali. Egli promette ai discepoli: «Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia» (Gv 16,20). E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indichino la via verso la Terra promessa e così tengono viva la speranza». Riferendosi alle scienze sociali, per esempio, Giovanni Paolo II ha detto che la Chiesa presta attenzione ai suoi contributi «per ricavare indicazioni concrete che la aiutino a svolgere la sua missione di Magistero». �> B����� ��7N�\���T� w�C�Y���d@-��gK;�[���>�Uvؙ�P><=�|a U���ԱT��p�m���U��v}�X�����7�*̝}�Y¼�irي�\�'��+�9������Hz�)@H@��#�Dj%���Hb�DH�Dl%ᆱ@����"�+I��]�Hv?܂��$V�P����\;.C�$i�t�å�����X�[C���� ����� ���ZL"^,8��� �"H��D���%�'0�$��Yc�|�ߥ�>A o` [169] Senza l’opzione preferenziale per i più poveri, «l’annuncio del Vangelo, che pur è la prima carità, rischia di essere incompreso o di affogare in quel mare di parole a cui l’odierna società della comunicazione quotidianamente ci espone».[170]. Il dialogo sociale come contributo per la pace. Ma ci sono altre porte che neppure si devono chiudere. (EG n. 5) Ci sono molti temi all'interno di questa Esortazione, ma si può ritrovare «lo spirito che anima l'intero testo e che unisce le varie affermazioni: il criterio apostolico della gioia. In secondo luogo, ricordiamo l’ambito delle «persone battezzate che però non vivono le esigenze del Battesimo»,[12] non hanno un’appartenenza cordiale alla Chiesa e non sperimentano più la consolazione della fede. enc. Ogni papa da una parte raccoglie il frutto della discussione, dall'altra mette nel documento tutta la sua personalità, il proprio carisma, le proprie conoscenze, pur inserendosi in un cammino di tradizione (ogni documento ha numerose citazioni di testi precedenti). In quest’epoca acquista una notevole importanza la relazione con i credenti dell’Islam, oggi particolarmente presenti in molti Paesi di tradizione cristiana dove essi possono celebrare liberamente il loro culto e vivere integrati nella società. Essa è il soggetto dell’evangelizzazione,[30] in quanto è la manifestazione concreta dell’unica Chiesa in un luogo del mondo, e in essa «è veramente presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica». postsinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 10: AAS 84 (1992), 672. 168. Sappiamo che Dio desidera la felicità dei suoi figli anche su questa terra, benché siano chiamati alla pienezza eterna, perché Egli ha creato tutte le cose «perché possiamo goderne» (1 Tm 6,17), perché tutti possano goderne. (��‰&\p�3C��Y"����vΆ䏟�R���\�9�u����em��N����~�\��)=y���CJ�>�+�վv���1��ãc}5N�@gh�/���t� =N+KK2K�s? [26] Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. Solo grazie a quest’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità. La missione che si incarna nei limiti umani, 40. L’omelia non può essere uno spettacolo di intrattenimento, non risponde alla logica delle risorse mediatiche, ma deve dare fervore e significato alla celebrazione. 4. CAPÍTULO SEGUNDO EN LA CRISIS DEL COMPROMISO COMUNITARIO 50. Breve síntesis de la Evangelii gaudium (La alegría del Evangelio) del Papa Francisco. È lì, nei santuari, dove si può osservare come Maria riunisce attorno a sé i figli che con tante fatiche vengono pellegrini per vederla e lasciarsi guardare da Lei. Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare, con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia. Le Università sono un ambito privilegiato per pensare e sviluppare questo impegno di evangelizzazione in modo interdisciplinare e integrato. [33] Affinché questo impulso missionario sia sempre più intenso, generoso e fecondo, esorto anche ciascuna Chiesa particolare ad entrare in un deciso processo di discernimento, purificazione e riforma. [19] Nel farlo, raccolgo la ricchezza dei lavori del Sinodo. [180] Ma diventare un popolo è qualcosa di più, e richiede un costante processo nel quale ogni nuova generazione si vede coinvolta. Al momento di interrogarsi circa l’incidenza pubblica della religione, bisogna distinguere diversi modi di viverla. "La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù": inizia così l'Esortazione apostolica "Evangelii Gaudium" con cui Papa Francesco sviluppa il tema dell'annuncio del Vangelo nel mondo attuale, raccogliendo, tra l'altro, il . Questi movimenti religiosi, che si caratterizzano per la loro sottile penetrazione, vengono a colmare, all’interno dell’individualismo imperante, un vuoto lasciato dal razionalismo secolarista. II, Decr. Essi non potrebbero accettarlo. 22. Tentazioni degli operatori pastorali [76-109], Sì alla sfida di una spiritualità missionaria [78-80] No all’accidia egoista [81-83] No al pessimismo sterile [84-86] Sì alle relazioni nuove generate da Gesù Cristo [87-92] No alla mondanità spirituale [93-97] No alla guerra tra di noi [98-101] Altre sfide ecclesiali [102-109], I. Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo [111-134], Un popolo per tutti [112-114] Un popolo dai molti volti [115-118] Tutti siamo discepoli missionari [119-121] La forza evangelizzatrice della pietà popolare [122-126] Da persona a persona [127-129] Carismi al servizio della comunione evangelizzatrice [130-131] Cultura, pensiero ed educazione [132-134], Il contesto liturgico [137-138] La conversazione di una madre [139-141] Parole che fanno ardere i cuori [142-144], III. 15, n. 1070-1076. Disponiamo di un numeroso laicato, benché non sufficiente, con un radicato senso comunitario e una grande fedeltà all’impegno della carità, della catechesi, della celebrazione della fede. FRANCISCO. [189] Lo scientismo e il positivismo si rifiutano di «ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle proprie delle scienze positive». Esortazione apostolica (Italian Edition) - Kindle edition by Jorge, Bergoglio (Papa Francesco). Ora questo è compito specialmente di chi è superiore, ecco perché si dice che è proprio di Dio usare misericordia, e in questo specialmente si manifesta la sua onnipotenza».[41]. Insieme a Gesù, la memoria ci fa presente una vera «moltitudine di testimoni» (Eb 12,1). Il rischio maggiore per un predicatore è abituarsi al proprio linguaggio e pensare che tutti gli altri lo usino e lo comprendano spontaneamente. endstream endobj startxref 67. 91. È cresciuta la coscienza dell’identità e della missione del laico nella Chiesa. 279. Inoltre, alcuni smettono di vivere un’appartenenza cordiale alla Chiesa per alimentare uno spirito di contesa. In questo dialogo, sempre affabile e cordiale, non si deve mai trascurare il vincolo essenziale tra dialogo e annuncio, che porta la Chiesa a mantenere ed intensificare le relazioni con i non cristiani. Radość Ewangelii napełnia serce oraz całe życie tych, którzy spotykają się z Jezusem. Sentivano che parlava loro come chi ha autorità (cfr Mc 1,27). Lumen gentium sulla Chiesa, 1. Tutte le virtù sono al servizio di questa risposta di amore. Gli sforzi intorno ad un tema specifico possono trasformarsi in un processo in cui, mediante l’ascolto dell’altro, ambo le parti trovano purificazione e arricchimento. Qui bisogna riconoscere molto più che dei “semi del Verbo”, poiché si tratta di un’autentica fede cattolica con modalità proprie di espressione e di appartenenza alla Chiesa. La sentono pieni di ammirazione i primi che si convertono nell’ascoltare la predicazione degli Apostoli «ciascuno nella propria lingua» (At 2,6) a Pentecoste. Ciò che si cerca di scoprire è «ciò che il Signore ha da dire in questa circostanza». È necessario arrivare là dove si formano i nuovi racconti e paradigmi, raggiungere con la Parola di Gesù i nuclei più profondi dell’anima delle città. La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore (cfr 1 Gv 4,10), e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Questa è una scusa frequente negli ambienti accademici, imprenditoriali o professionali, e persino ecclesiali. Si tratta di un accordo per vivere insieme, di un patto sociale e culturale. [14] Lett. È colei che ha il cuore trafitto dalla spada, che comprende tutte le pene. È la gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all’invito affettuoso di Dio nostro Padre: «Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene … Non privarti di un giorno felice» (Sir 14,11.14). È l’amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino nella nostra vita. I cittadini vivono in tensione tra la congiuntura del momento e la luce del tempo, dell’orizzonte più grande, dell’utopia che ci apre al futuro come causa finale che attrae. Luego Papa Francisco menciona que los padres sinodales recordaron 3 ámbitos de la nueva evangelización: 1.- dogm. Se non proviamo l’intenso desiderio di comunicarlo, abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci. Il seminatore, quando vede spuntare la zizzania in mezzo al grano, non ha reazioni lamentose né allarmiste. In ascolto dello Spirito, che ci aiuta a riconoscere comunitariamente i segni dei tempi, dal 7 al 28 ottobre 2012 si è celebrata la XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Tutti possono partecipare in qualche modo alla vita ecclesiale, tutti possono far parte della comunità, e nemmeno le porte dei Sacramenti si dovrebbero chiudere per una ragione qualsiasi. Quando sostiamo davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo tutto il suo amore che ci dà dignità e ci sostiene, però, in quello stesso momento, se non siamo ciechi, incominciamo a percepire che quello sguardo di Gesù si allarga e si rivolge pieno di affetto e di ardore verso tutto il suo popolo. [174] Cfr Commission sociale des évêques de France, Dichiarazione Réhabiliter la politique (17 febbraio 1999); Pio XI, Messaggio, 18 dicembre 1927. Questa non è l’opinione di un Papa né un’opzione pastorale tra altre possibili; sono indicazioni della Parola di Dio così chiare, dirette ed evidenti che non hanno bisogno di interpretazioni che toglierebbero ad esse forza interpellante. Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi di promozione e assistenza; quello che lo Spirito mette in moto non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolta all’altro «considerandolo come un’unica cosa con se stesso». enc. L’immensa moltitudine che non ha accolto l’annuncio di Gesù Cristo non può lasciarci indifferenti. Di frequente ci comportiamo come controllori della grazia e non come facilitatori. postsinodale Familiaris consortio (22 novembre 1981), 34: AAS 74 (1982), 123-125. La Chiesa riconosce l’indispensabile apporto della donna nella società, con una sensibilità, un’intuizione e certe capacità peculiari che sono solitamente più proprie delle donne che degli uomini. 253. Il Signore dice: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!» (Mc 1,38). 30. Così scopriamo che intercedere non ci separa dalla vera contemplazione, perché la contemplazione che lascia fuori gli altri è un inganno. Libro electrónico Evangelii Gaudium (La alegría del Evangelio) Ofrecemos la Exhortación Apostólica "Evangelii Gaudium" en formato PDF, ePub y Mobi, enlaces a las tiendas, el sumario completo y una síntesis de este documento del Papa Francisco. [188] Cfr. In alcuni casi perché non si sono formati per assumere responsabilità importanti, in altri casi per non aver trovato spazio nelle loro Chiese particolari per poter esprimersi ed agire, a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene al margine delle decisioni. Ecclesiam suam (6 agosto 1964), 10: AAS 56 (1964), 611-612. Vat.II, Cost. 283. [140] Paolo VI, Esort. ap. Le ripercussioni comunitarie e sociali del kerygma. Populorum Progressio (26 marzo 1967), 76: AAS 59 (1967), 294-295. Z Jezusem Chrystusem rodzi się zawsze i odradza radość. Tutta la creazione vuol dire anche tutti gli aspetti della natura umana, in modo che «la missione dell’annuncio della Buona Novella di Gesù Cristo possiede una destinazione universale. Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete. L’accompagnamento sarebbe controproducente se diventasse una specie di terapia che rafforzi questa chiusura delle persone nella loro immanenza e cessi di essere un pellegrinaggio con Cristo verso il Padre. La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. 190. II, Cost. La Chiesa non cessa di stupirsi per «la profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio» (Rm 11,33). postsinodale Ecclesia in Asia (6 novembre 1999), 20: AAS 92 (2000), 478-482. postsinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 26: AAS 84 (1992), 698. Leer Libro Completo: Evangelii Gaudium de Papa Francisco | NOVELA ONLINE GRATIS . L’Apostolo Giacomo esortava: «Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo» (Gc 3,1). sulla divina rivelazione Dei Verbum, 21-22. Innanzitutto alcune considerazioni introduttive. ap. Frequentemente, per ridicolizzare allegramente la difesa che la Chiesa fa delle vite dei nascituri, si fa in modo di presentare la sua posizione come qualcosa di ideologico, oscurantista e conservatore. La nostra gioia cristiana scaturisce dalla fonte del suo cuore traboccante.

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